UNA STORIA DI FORMAZIONE NELL’ITALIA DEL DOPOGUERRA, UN RACCONTO CHE FA COMMUOVERE E RIFLETTERE SULLE ATROCITÀ DELLA GUERRA, RICORDANDO IL NEOREALISMO DI VITTORIO DE SICA
E’ l’estate del 1945 e siamo nella campagna milanese. La guerra è finita da pochi mesi, lasciando dietro di sé una scia di morte e distruzione. Palazzi crollati e persone sole. Questo libro parla proprio di due orfani, Giovanni (detto Jack) e Attilio (detto Attila). Hanno 12 anni e sono rimasti senza più niente e nessuno. Hanno solo il sogno di raggiungere il mare immaginando una nuova vita. Così inizia il cammino dei due giovani uomini, tra le campagne e i boschi del nord Italia. Sullo sfondo, gli echi di una guerra che ha segnato tutto e tutti.



